UNITA – NAZIONALE – 10 – 18/05/01
Il tribunale del riesame di Roma si è riservato di decidere sulla richiesta di scarcerazione presentata dagli otto presunti fiancheggiatori delle Br arrestati il 3 maggio con l’accusa di associazione sovversiva. Il tribunale non ha accolto gli elementi d’indagine acquisiti dal pool antiterrorismo di Roma successivamente all’ emissione dell’ ordinanza di custodia cautelare.
Tra questi in particolare non è stato ammesso l’interrogatorio di Cesare Rossi (legato sentimentalmente a Barbara Battista), il testimone ascoltato dalla procura il giorno degli arresti, messo sotto inchiesta dal gruppo di Iniziativa Comunista perché sospettato di essere un informatore della polizia.
I Pm in aula hanno parlato dell’ agenda sequestrata nell’abitazione di Rita Casillo, in cui tra l’altro si fa riferimento alla «ritirata strategica» finita il 20 maggio (data dell’ omicidio di Massimo D’Antona, ndr). Su questo argomento l’avvocato della Casillo, Antonella Schirripa, ha spiegato che quelli erano appunti presi dalla sua assistita nel corso di alcune riunioni con altre organizzazioni. Durante l’ultimo interrogatorio (che si è tenuto sabato scorso a Rebibbia), la Casillo ha risposto alle domande dei Pm fornendo il nome della persona che aveva pronunciato la frase da lei riportata nell’ agenda. I giudici hanno 10 giorni di tempo dalla ricezione degli atti per decidere, ma non è escluso che depositi oggi stesso.